STOLL S1 Race ho pedalato il lusso - CyclingON

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Pubblicato il 08/03/2024
ESCLUSIVA - STOLL S1 Race, ho pedalato il lusso
Stoll Bikes è una giovanissima azienda svizzera, fondata nel 2016 da Thomas Stoll, ex professionista mtb. Come la più classica delle favole imprenditoriali, la produzione ha preso il via in un garage, ed in pochissimi anni ha portato all’affermazione del marchio come prestigioso produttore di mountain bike.
Stoll, ingegnere, ha perseguito la sua passione per la bicicletta orientandola alla ricerca delle performance, per ottenere modelli allo stato dell’arte in termini di tecnologie, funzionalità e design. Dal 2021 nella gamma dell’azienda è presente una bici da strada, la S1, il cui telaio e forcella sono progettati dall’azienda in Svizzera, mentre la produzione è affidata agli specialisti del carbonio di Bike Ahead, in Germania. L’ex professionista Lukas Spengler, anch’esso svizzero, è stato decisivo per il progetto della S1 grazie alle sue competenze, abbracciando i capisaldi del marchio, “tecnologia, materiali e forme, votati solo ed esclusivamente alla massima resa”.
Dopo la fase prototipale, per ottenere la prima bici stradale “rideable” ci sono voluti circa due anni, un prodotto al top in termini di leggerezza, rigidezza, ma anche e soprattutto feeling di guida.
Stoll S1 è declinata in tre versioni, R (Race), GT (Gran Turismo) e SB (Strade Bianche), accomunate dal design ma differenziate per geometrie e applicazioni del carbonio, funzionale alla resa tecnica. Nello specifico, la Race è progettata e realizzata per essere veloce, leggera e rigida.
STOLL S1 Race
La produzione avviene esclusivamente su ordinazione, con la personalizzazione che non è solo grafica, ma soprattutto tecnica. Gli ingegneri Stoll, infatti, considerano il rapporto peso/altezza del cliente, per ottimizzare stratificazione del telaio, rigidezza, peso, ma anche assorbimento delle vibrazioni. Il telaio ferma la bilancia prima degli 800 g, indipendentemente dal layup del carbonio.
La scelta di costruire un telaio totalmente monoscocca, senza giunzioni, è molto costosa ma permette di sfruttare le proprietà del mix di fibre unidirezionali, anche di altissimo modulo. Le linee e le forme, particolari e muscolose, hanno nervature marcate per migliorare l’aspetto aerodinamico e per massimizzare il trasferimento di potenza. Questo concetto non riguarda solo il telaio, ma coinvolge anche componenti fondamentali, come la forcella e il reggisella, sempre full carbon e dedicati al progetto.
Il telaio della S1 Race è proposto in tre misure 51, 54, 56 e consente di montare pneumatici fino a 32 millimetri.
Il manubrio S1 Carbon Combo può essere considerato a tutti gli effetti integrato, nonostante sia composto da due elementi. La piega in carbonio unidirezionale, rigida e dal profilo alare, è innestata in un attacco squadrato in alluminio. Nell’allestimento attuale è prevista unicamente la larghezza 420 cm, mentre le lunghezze sono tre 90, 110 e 125.
Ogni Stoll S1 Race è pronta entro 5 settimane dall’ordine, indipendentemente dalle personalizzazioni estetiche, come la grafica, il colore, o la targhetta che riporta numero di serie e nome del proprietario.  Il frame kit ha un prezzo di listino di 6.990 euro.
STOLL S1 RaceSTOLL S1 Race
Meritano un approfondimento dedicato le ruote che arricchiscono l’allestimento della bici in test, le nuove Lightweight Obermayer EVO Schwarz ED, super leggere come da marchio di fabbrica dell’azienda tedesca. I cerchi tubeless ready con profilo da 48 mm, dal peso dichiarato di soli 1.230 g (568 g anteriore, 662 g posteriore), sono tra i più leggeri sul mercato.
Il modello rende omaggio al fondatore Heinz Obermayer, il primo a produrre ruote per biciclette in fibra di carbonio nel 1994. Le ruote Lightweight, realizzate a mano, sono da sempre un riferimento per leggerezza e rigidezza.
Le Obermayer EVO sono realizzate con uno specifico layup e una nuova struttura Carbonio LCC (Lightweight Custom Composite Carbon), utilizzato anche nel settore aerospaziale.  Una speciale combinazione di preimpregnati molto sottili con fibre ad alta resistenza e rigidità consente di ridurre lo spessore delle pareti mantenendo i valori di rigidezza e peso voluti.
La versione Obermayer Evo Schwarz ED è caratterizzata da grafiche completamente nere e cuscinetti CeramicSpeed, al prezzo di listino di 7.140 euro la coppia.
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La forma del profilo è più stretta e meno bombata rispetto alla recente tendenza. Le Obermayer Evo hanno larghezza esterna 24 mm e interna 18,2 mm (contro lo standard attuale di almeno 21 mm).
La sezione del cerchio è a V, dunque non arrotondata, ed il motivo è tecnico. La forma è determinata dall’angolazione dei raggi, per ottenere una struttura leggera ma anche rigida, così da offrire reattività e agilità in salita e durante le accelerazioni.
La matrice in fibra di carbonio del cerchio, inoltre, è arricchita tramite un processo brevettato con la schiuma Active Foam Core che aumenta resistenza e comfort, in quanto ha un effetto di smorzamento delle vibrazioni.
La costruzione rim-to-rim (da cerchio a cerchio) è un altro fattore distintivo Lightweight. I raggi in fibra di carbonio unidirezionale corrono ininterrottamente da un lato all’altro del cerchio, attraversando il mozzo e creando un’unica struttura continua, che permette di ottenere elevati valori di rigidezza torsionale e laterale.
I raggi sono venti, sia sulla ruota anteriore sia su quella posteriore, e presentano un laccio in fibra di carbonio che li unisce nella zona di incrocio. Questa evidente similitudine con le saldature dei raggi in acciaio delle ruote “antiche” aumenta la rigidezza.
Le particolarità non sono finite, infatti anche il mozzo Pentagon SL ha un design unico ed è realizzato completamente in carbonio. La forma a pentagono, appunto, ottimizza la trasmissione di potenza e mantiene l’allineamento con il disco, assorbendo le sollecitazioni in frenata e aumentando la sicurezza di guida.
STOLL S1 RaceSTOLL S1 Race
Non capita tutti i giorni un test come quello della Stoll S1 Race, un prodotto di altissima gamma non solo per il costo ma anche per la tecnologia del prodotto stesso. Aggiungo anche, con una punta di orgoglio, che sono il primo a provarla in Italia.



TEST STOLL S1 Race
L’allestimento della STOLL S1 Race protagonista del test equipaggia telaio e forcella Stoll S1 Race. Il cockpit S1 Carbon Combo è formato da manubrio in carbonio di larghezza 42 cm integrato all’attacco in alluminio di lunghezza 110 mm. Il gruppo Sram Red AXS 2x12v ha guarnitura 48-35 e cassetta 10-33. L’impianto frenante idraulico a disco, sempre Sram, agisce su rotori di diametro 160 mm anteriore e 140 mm posteriore. La sella Selle Italia SLR Carbokeramic è montata sul reggisella Stoll S1 Carbon.
I cerchi Lightweight Obermayer EVO Schwarz ED, full carbon con profilo da 48 mm sono montati con copertoncini Challenge strada pro series 700x25.
Il peso rilevato da me della bici in questa configurazione, in taglia M e senza pedali, è di 6,60 kg. Telaio, allestimento e ruote non sono semplicemente ai massimi livelli, ma fanno di questa Stoll S1 Race una vera e propria bicicletta di lusso, in termini di performance, stato dell’arte e, dunque, prezzo: il kit telaio ha un prezzo di circa 6.990 euro, mentre le Obermayer EVO Schwarz ED sono necessari 7.140 euro.
STOLL S1 Race
Mi sento in dovere di cominciare il mio racconto dall’aspetto estetico della Stoll S1 Race. Le forme muscolose e squadrate mi fanno pensare alla Lamborghini Huracan o la Ducati Desmosedici GP24 (MotoGP), ed in effetti, fatte le debite proporzioni, siamo di fronte ad un prodotto di tale livello per design, ricerca tecnologica, performance e…prezzo, appunto.
Il look decisamente aggressivo è accentuato dall’aspetto non verniciato del telaio, con il carbonio grezzo che brilla alla luce emanando il suo fascino e abbinandosi perfettamente alle forme possenti. Il passaggio interno e nascosto dei cavi dona una linea pulita e filante, completata da inserti grigi riflettenti nella parte posteriore dei foderi obliqui e per le scritte Stoll su tubo obliquo e tubo sterzo.
La forcella full carbon ha steli appiattiti e arcuati verso il mozzo Pentagon SL. Alla testa della forcella una nervatura crea una pinna che integra perfettamente le linee estetiche del telaio.
All’anteriore, il tubo sterzo abbraccia con i suoi spigoli l’obliquo e l’orizzontale. Il primo si rastrema correndo verso il reggisella, mentre il secondo si fa decisamente più ampio nella zona inferiore.
La scatola del movimento centrale è enorme, larga 92 millimetri, si allarga con le sue forme squadrate a far trasparire la sua funzionalità nel contribuire alla rigidezza laterale di tutta la zona inferiore della bici.
STOLL S1 RaceSTOLL S1 Race
Bellissima la linea verso i foderi orizzontali robusti e schiacciati, senza soluzione di continuità né con il piantone, né con la scatola movimento appunto. Autentico monoscocca.
Al posteriore le particolarità non mancano: i foderi obliqui sfinati e squadrati hanno innesto decisamente ribassato nel tubo reggisella, il piantone è schiacciato verso il movimento centrale ad accogliere la ruota posteriore, così da accorciare il carro (412 mm) e l’interasse complessivo ad esaltare la reattività.
La zona di innesto tra il carro ed il tubo sella ha un effetto seta semplicemente meraviglioso.
Il reggisella Stoll S1 in carbonio prosegue il profilo a goccia del piantone, per perturbare il meno possibile i flussi aerodinamici, ma anche per ottimizzare la continuità di forma con il tubo verticale.
L’aspetto total carbon e i fregi neri delle Lightweight identificano immediatamente i cerchi Obermayer EVO Schwarz ED, la versione ancor più pregiata di un prodotto già di altissima fascia.
Le geometrie, ovviamente, sono da bici da gara, in taglia 54 il reach è 38,6 cm e lo stack 55,5 cm. L’angolo piantone è 73,5° mentre il tubo sterzo misura 155 mm, altezza contenuta ma non estrema. L’interasse 996 mm è uno dei più lunghi della categoria, anticipando una certa stabilità al crescere della velocità.
STOLL S1 RaceSTOLL S1 Race
La scelta tecnologica di Stoll non prevede spessori sotto al manubrio, consentendo di stare ben solidali con l’avantreno. La lunghezza dell’attacco, 110 mm, non obbliga ad assetti esageratamente sdraiati, ma permette una postura più rialzata quando non si è a tutta. L’apertura del piantone di 73,5° contribuisce a posizioni meno estreme, ideali anche per chi non ha una flessibilità da atleta.
Il rapporto STR (Stack to Reach) è da bici corsaiola, ma identifica una posizione di guida abbastanza neutra (STR 1,36 determina una posizione di guida molto distesa, mentre 1,60 una posizione eretta).
Il flash test della Stoll S1 Race di 2 settimane si è basato su uscite dalla durata massima di poco più di quattro ore, affrontando percorsi tipici della Brianza, con salite e relative discese di lunghezza fino a 5-6 km.
STOLL S1 Race
Sulle salite con rampe secche al 12-14% le rigidezze della bici e delle ruote fanno sì che la S1 voli via. Anche sul pedalato le Lightweight Obermayer EVO Schwarz si confermano una goduria, per leggerezza e risposta alle accelerazioni. In percorrenza esaltano la scorrevolezza, e salendo di passo il boost alla performance si sente eccome.
La Stoll S1 Race invoglia a forzare il ritmo, alzandosi sui pedali le rigidezze laterali di zona sterzo e movimento centrale là sotto danno una bella soddisfazione.
Il carro non trasmette alcun segnale di nervosismo, con una inflessibilità verticale non estrema che contribuisce a filtrare le vibrazioni trasmesse dal terreno, migliorando il comfort e mantenendo la ruota posteriore sempre ben aderente all’asfalto.
Buona l’ergonomia del manubrio, la barra non propriamente piatta ha una sagomatura anteriore. Ho trovato ottimale la presa alta delle mani, senza notare discontinuità della linea dei polsi che porti ad affaticamento, anche nelle situazioni in piena spinta quando da seduto mi sono trovato a tutta a tirare con le braccia.
La combinazione dei rapporti offerta da Sram Red AXS, guarnitura 48-35 e cassetta 10-33, permette di affrontare qualsiasi pendenza anche in questo periodo in cui la gamba non è eccezionale. Il gruppo ha mostrato velocità e precisione perfino nelle cambiate più ruvide, sotto sforzo.
Il supporto del cambio è del tipo UDH (Universal Derailleur Hanger), soluzione tipica da mtb.
STOLL S1 RaceSTOLL S1 Race
In pianura la S1 Race conferma le doti di reattività nei cambi di ritmo, date da una straordinaria rigidezza torsionale del comparto cockpit e della scatola movimento centrale. Simulando scatti e volate con le mani in presa bassa, bisogna spingere bene sulla piega perché l’eccezionale efficacia di trasmissione tende a far impennare la bici.
Le geometrie fanno sì che si abbia un assetto proteso e ribassato, con una posizione non esasperata, ma comunque da gara, per cui occorre abitudine.
Vale la pena dedicare un commento alle Lightweight Obermayer EVO Schwarz che impreziosiscono ulteriormente la bici in test. Non sono certo ruote che puntano alla massa di utenti, per il prezzo elevato e ancor di più per il fatto di privilegiare la prestazione di vertice in termini di leggerezza e rigidezza. Sottolineo che l’aspetto del comfort non viene penalizzato, consentendomi di pedalare per più di quattro ore senza dover ricorrere al chiropratico una volta sceso dalla bici. Le ruote sono adatte all’utilizzo sia copertoncino che tubeless, per la prova ho utilizzato i copertoncini Challenge strada pro series 700x25 (Lightweight dichiara compatibilità con pneumatici da 23 fino a 32 millimetri). Le doti migliori sono il feeling di guida e la fiducia all’anteriore, che non hai mai accennato a mollare il grip, e la prontezza della trazione al posteriore, nonostante l’asfalto tutt’altro asciutto e pulito di questa stagione.
Rilanci e accelerazioni sono un piacere, la Stoll S1 Race e le Lightweight Obermayer EVO che sembrano richiedere di essere messe alla prova.
La facilità con cui si mantengono velocità di percorrenza ben superiori ai 35 km/h ci lascia il dubbio se le Lightweight Obermayer EVO Schwarz siano ruote da salita o da scorrevolezza, confermandone la versatilità.
STOLL S1 Race
In discesa ad alte velocità la S1 Race è davvero stabile, fila via come su un binario, trasmettendo fiducia ed un ottimo feeling complessivo. Mi sono sentito sempre ben centrato sulla bici, senza avvertire il minimo segnale di alleggerimento dell’avantreno. Le ruote non si imbizzarriscono davvero mai, soprattutto l’anteriore non sobbalza, non vibra e non si scompone nemmeno in percorrenza di curva ad alte velocità, esagerando nelle staccate o in caso di vento laterale, il che non è così scontato per questo profilo 48 mm.
I risultati sono fiducia e rapidità nei cambi di direzione. L’anteriore rigido è aiutato dallo sterzo preciso e dalla forcella full carbon, senza che il comparto risulti estremo o troppo impegnativo da tenere a bada. Anzi, permette alla S1 Race di essere maneggevole nei cambi di direzione ed estremamente precisa, in ingresso quanto in percorrenza di curva.
Ricordo, comunque, che in sella ad una bici da gara bisogna prendersi del tempo per conoscersi, soprattutto in discesa.
All’uscita di curva i rilanci sono uno spettacolo, confermando quando apprezzato sia in salita che in pianura.
In sella alla Stoll S1 Race abbiamo sperimentato ciò che scrive Nick Moore nel suo libro “Mindfullness della bicicletta”, “Affrontare una discesa in modo consapevole significa raggiungere quello stato magico in cui non percorri più la strada, ma la senti”.
Infine, un plauso doveroso all’impianto frenante Sram, con rotori 160 mm anteriore e 140 mm posteriore, la scelta che considero ottimale per una bici da corsa. Le leve sono facili da raggiungere e le frenate si sono dimostrate all’altezza per potenza e modulabilità, dando la sensazione di avere tutto sotto controllo anche nelle discese più tecniche.
STOLL S1 Race

CONCLUSIONI
La Stoll S1 Race non è semplicemente una bici da salita, ma è a suo agio anche sui percorsi misti, in cui permettere di togliersi molte soddisfazioni, a patto di avere una buona gamba. Nonostante la straordinaria reattività e prontezza al colpo di pedale, si è dimostrata molto equilibrata, con il retrotreno che non è mai a disagio né nervoso, garantendo alla ruota posteriore di essere sempre ben aderente all’asfalto.
La Stoll S1 Race si può tranquillamente identificare nel termine masterpiece (capolavoro), ideale per chi cerca una bici fuori dal comune da pedalare su percorsi di qualsiasi altimetria. Forme muscolose e squadrate, unite alla livrea lasciata carbon look, ne fanno una fuoriserie per palati raffinati. Per questo livello di prodotto e allestimento, se proprio volessi trovare un peccato, direi che manca il powermeter.
Considerando esclusività, tecnologia, estetica, allestimento esaltato dalle Lightweight Obermayer EVO Schwarz e…prezzo, questa Stoll S1 Race sarebbe da esporre ad impreziosire la stanza più bella della casa. Non pedalarci, tuttavia, sarebbe un peccato al limite del criminale.
STOLL S1 Race
Credit photo in action – Gianluca Muratore


SCHEDA TECNICA STOLL S1 Race
Kit telaio e forcella: Stoll S1 Race
Cockpit integrato: S1 Carbon Combo (manubrio carbonio larghezza 42 cm, attacco alluminio lunghezza 110 mm)
Gruppo: Sram RED AXS 2x12 v, guarnitura 48-35, cassetta 10-33
Freni: Sram a disco idraulici, rotori diametro 160 mm anteriore e 140 mm posteriore
Ruote: Lightweight Obermayer EVO Schwarz, full carbon, profilo 48 mm
Copertoncini: Challenge strada pro series 700x25
Portaborraccia: BBB/BBC-37 carbon fiber
Reggisella: Stoll S1 Carbon (0mm/15mm Offset)
Sella: Selle Italia SLR Carbokeramic
Peso rilevato della bici in questa configurazione: 6,60 kg, in taglia M e senza pedali
Prezzo kit telaio: 6.990 euro
Prezzo Obermayer EVO Schwarz ED coppia: 7.140 euro
 
Info e ordini:
bporder@bikepassion-gmbh.de
bikepassionstaff@gmail.com

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